Guida al Calcolo della Spesa per la Materia Prima

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Guida al Calcolo della Spesa per la Materia Prima
Quota Fissa e Variabile Spiegate Semplicemente.
Cari colleghi,
Quando un cliente analizza un'offerta, la sua attenzione si concentra quasi sempre su un unico dato: il prezzo al kWh o al Smc. Il nostro ruolo di consulenti preparati, però, è guidarlo a comprendere il quadro completo. La "Spesa per la Materia Prima" non è fatta solo di consumo, ma è il risultato di un'equazione semplice ma fondamentale, basata su due elementi: una parte che varia e una che resta fissa.
Capire questa dinamica è il primo passo per consigliare con sicurezza l'offerta davvero più adatta a ogni tipo di cliente.
Le Due Metà della Spesa: La Quota Variabile e la Quota Fissa
La "Spesa per la Materia Prima" è il cuore della bolletta, ovvero il costo dell'energia stessa. È la parte su cui le società di vendita competono ed è composta da due blocchi di costo:
La Quota Variabile (o Quota Energia)
Questa è la parte più intuitiva: è il costo legato direttamente a quanta energia viene consumata. Si misura in euro per ogni kWh (luce) o Smc (gas). Più il cliente consuma, più questa parte della spesa aumenta.
La Quota Fissa (o CCV)
Questa è una cifra fissa, un costo di abbonamento che il cliente paga per avere il servizio attivo, indipendentemente da quanto consuma. Si esprime in euro al mese o all'anno.
La Formula del Calcolo: Mettiamo Insieme i Pezzi
Per calcolare l'importo totale della Spesa per la Materia Prima, la formula è molto semplice:
Spesa Totale = (Consumo × Quota Variabile) + Quota Fissa
Esempio pratico per un'utenza luce:
- Consumo del mese: 200 kWh
- Quota Variabile: 0,15 €/kWh
- Quota Fissa: 10 €/mese
(200 kWh × 0,15 €/kWh) + 10 € = 30 € + 10 € = 40 €
In questo caso, la Spesa per la Materia Prima del cliente sarà di 40 €.
L'Importanza della Quota Fissa: Quando il Consumo è Basso
La vera abilità di un consulente emerge nel capire quale delle due quote pesa di più a seconda del profilo del cliente. L'esempio perfetto è quello di una seconda casa, usata solo per pochi giorni al mese. Immaginiamo un consumo mensile di soli 20 kWh e confrontiamo due offerte:
Offerta A (Quota Fissa ALTA)
- Quota Variabile: 0,12 €/kWh (molto competitiva)
- Quota Fissa: 15 €/mese
(20 × 0,12) + 15 = 2,40€ + 15€
Totale: 17,40 €
La quota fissa è l'86% della spesa!
Offerta B (Quota Fissa BASSA)
- Quota Variabile: 0,15 €/kWh (leggermente più alta)
- Quota Fissa: 8 €/mese
(20 × 0,15) + 8 = 3,00€ + 8€
Totale: 11,00 €
Costo totale molto più basso!
Come Guidare il Cliente: La Domanda Chiave
Per consigliare al meglio, la prima domanda da porvi (e da porre al cliente) è: "Che tipo di consumi ha questa utenza?"
Clienti con Alti Consumi
(es. famiglie numerose, negozi)
Il loro obiettivo è trovare l'offerta con la Quota Variabile (€/kWh) più bassa possibile. La quota fissa avrà un'incidenza minore sulla loro spesa finale.
Clienti con Bassi Consumi
(es. seconde case, garage)
Per loro, la priorità assoluta è cercare l'offerta con la Quota Fissa (€/mese) più bassa. Questo è il costo che pagheranno sempre.
Una Consulenza di Valore
Comprendere e spiegare questa semplice dinamica vi permetterà di offrire una consulenza personalizzata e di valore, dimostrando al cliente che avete individuato la soluzione davvero più vantaggiosa per le sue specifiche esigenze.

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Autore di articoli sul mondo utility e CRM.